Lancia Stratos HF Stradale – 1974
Marca : Lancia
Modello : Stratos
Versione : Stradale
Anno : 1974
Telaio N. : 829AR0 001571
Motore N. : 829A000 001231
Esemplari prodotti : 230
Designer : marcello gandini
Carrozzeria : bertone
Motore : Dino 6 Cilindri a V di 65°
Cilindrata : 2.418 cc
Distribuzione : DOHC
Valvole Cilindro : 2
Aspirazione : 3 Carburatori Weber
Potenza : 190 CV a 7.000 giri/min
Top speed Km/h : 230
Auction Result
2015 – Villa Erba – RM Sotheby's – € 431.200
Al momento della presentazione, poche auto riescono a diventare i nuovi punti di riferimento del mondo automobilistico. Se, tra quelle rare che ci riescono, ne potesse essere scelta solo una, è indubbio che questa sarebbe la Lancia Stratos HF. La Stratos, la prima auto espressamente pensata e prodotta per correre nel Campionato del Mondo Rally, con il suo design estremo e radicale, non assomigliava a nessuna automobile mai vista prima. Ad aggiungere fascino ed importanza, il fatto che questa è stata, a tutt'oggi, la sola vettura che utilizza un motore ferrari in grado di trovarsi a suo agio coperta di fango, mentre “scodinzola” sulle strade delle prove speciali più impegnative di tutto il mondo.
Nel 1970 l'italiana Carrozzeria Bertone arriva al Salone dell'Auto di Torino con un disegno dal concetto radicale, la Stratos Zero. Sembra un'astronave pensata per la strada, ed il suo aspetto colpisce non solo i giornalisti di tutto il mondo presenti al salone, ma anche il Direttore delle Pubbliche Relazioni Lancia, Sandro Fiorio. E' proprio lui che, voltandosi verso suo figlio Cesare, Responsabile della divisione Rally di Lancia, inizia il ragionamento su come la produzione di una vettura come quella potrebbe risollevare le sorti della divisione “Corsa” della casa, sofferente da diversi anni.
E' proprio con questa idea in mente che i due Fiorio approcciano l'allora Direttore Generale Lancia, Ugo Gobbato, per proporgli l'idea di una vettura con il disegno Bertone, basata sul telaio e sulle forme della Stratos Zero, senza però il parabrezza-porta apribile verso l'alto. Gobbato da il via libera al progetto, a condizione che la vettura venga motorizzata da un V-6 di produzione Ferrari e cambio a 5 rapporti, in modo da poter mostrare le capacità di azione dell'azienda con l'utilizzo di prodotti realizzati all'interno di società del gruppo.
Un anno dopo, al Salone di Torino del 1971, debutta la Stratos HF (High Fidelity), estremamente brillante nella sua colorazione Arancio Satinato. Il design definitivo viene affidato a Marcello Gandini, e, in omaggio alle velleità sportive riposte nella nuova macchina, mostra un parabrezza larghissimo, sagomato di forma arrotondata, per migliorare la visibilità esterna del pilota.
La struttura leggerissima, abbinata ad un disegno spigoloso e futuristico, assieme con i 192 cv di potenza massima, aiuta a lanciare la Stratos Stradale da 0 a 100 km/h in meno di 5 secondi, e permette una velocità massima di 220 km/h, prestazioni più che sufficienti per vincere qualsiasi prova speciale. Non c'è troppo da sorprendersi, quindi, che la Stratos sia diventata la vettura da battere nel Campionato Rally ed abbia vinto il titolo mondiale nel 1974, 1975 e 1976. Era così avanzata che ha continuato a vincere fino al 1979, ben dopo la decisione del Gruppo Fiat di ritirare ufficialmente la squadra corse Lancia dai Rally.