Fiat 1500 6C Berlinetta Superleggera – 1939
Marca : Fiat
Modello : 1500 B
Versione : Berlinetta
Anno : 1939
Telaio N. : 1500B-033688
Motore N. : 1500B-034301
Esemplari prodotti :
Designer : Felice Bianchi Anderloni
Carrozzeria : touring
Motore : 6 Cilindri in linea
Cilindrata : 1.493 cc
Distribuzione : OHV
Valvole Cilindro : 2
Aspirazione : 1 carburatore
Potenza : 45 CV
Top speed Km/h :
Auction Result
2019 – Brescia – Finarte – Unsold
La Fiat 1500 6C Berlinetta, numero di telaio 1500B033688, è un modello B, motore matching number con soli quattro proprietari da nuova. Questo esemplare è del 1939 ed ha la caratteristica del muso “a prua chiusa” con le grandi feritoie laterali per il passaggio dell'aria di raffreddamento motore. Questo dettaglio del muso e delle sue prese d'aria fu oggetto di continuo affinamento alla ricerca della migliore soluzione. La costruzione della carrozzeria è interamente in alluminio con i vetri laterali e posteriori in plexiglas che era stato inventato in America pochissimi anni prima. Tra le caratteristiche di questo modello ci sono i cerchi in lega leggera con bordo scomponibile, un cruscotto unico creato su richiesta del cliente, gli interni in velluto Duca Visconti di Modrone.Il primo proprietario di questa vettura, indicato su un documento del Reale Automobile Circolo d'Italia, è Franco Spotorno. Egli nacque nel 1901 e dal 1930 al 1938 corse diverse gare con auto della Fiat. Nel 1938 corse la mille miglia insieme a Moscatelli con una Fiat 500 Testa Siata e finì 51°, secondo nella sua categoria. Nel 1938 Spotorno aprì la sua prima concessionaria Fiat. Le ricerche su questa vettura sono in corso per scoprire di più sull'uso, sportivo o di rappresentanza, che Spotorno ebbe di questa vettura. Si ritiene che l'auto sia stata costruita nel 1939 e registrata al Reale Automobile Circolo d'Italia solo il 2 marzo 1942, quando fu venduta al secondo proprietario dal concessionario Fiat Spotorno. Il secondo proprietario fu la Ditta Industrie Tessili G. Dellepiane che la manterrà durante la guerra e fino al 1946, quando fu venduta ad Aldo Asti, sempre a Milano. La vettura è rimasta ferma dopo la guerra e così fu lasciata fino alla metà degli anni 2000 quando il quarto proprietario, l'attuale, ha deciso di avviare un restauro ai più alti standard. Il restauro filologico ha mantenuto il crine vegetale originale dei sedili e l'originale radiatore a nido d'ape. L'eccezionale restauro è stato ottenuto con oltre 3000 ore di lavoro documentato da un migliaio di fotografie. l'unica cosa non restaurata è l'originale targa Milano !