Alfa Romeo Giulietta Sprint zagato – 1960
Marca : Alfa Romeo
Modello : Giulietta Sprint
Versione : Zagato
Anno : 1960
Telaio N. : AR 101.26 00034
Motore N. : —
Esemplari prodotti : 200
Designer : ercole spada
Carrozzeria : Zagato
Motore : 4 Cilindri in linea
Cilindrata : 1.290 cc
Distribuzione : DOHC
Valvole Cilindro : 2
Aspirazione : 3 Carburatori Weber
Potenza : 100 CV a 6.500 giri/min
Top speed Km/h : 189
Auction Results
2018 – Petersen Museum – RM Sotheby's – unsold
La genesi di questo modello è legata a un incidente di corsa. Alla mille miglia del 1956 i fratelli Dore e Carlo Leto di Priolo, al via con una delle cinque Sprint Veloce ufficiali, nei pressi di Radicofani perdono il controllo dell'auto e finiscono nel greto del fiume Ombrone. I piloti ne escono più o meno incolumi, ma la vettura è semidistrutta. Nonostante il preventivo di riparazione fosse senza speranza, i gentlemen drivers non si perdono d'animo e si rivolgono al carrozziere Elio Zagato. In quattro mesi di lavoro l'auto viene ricostruita con un nuovo telaio a struttura tubolare e una carrozzeria in lega di alluminio, che comportano un risparmio di peso di circa 135 kg, consentendo inoltre una linea molto più affusolata e aerodinamica.
Il debutto avvenne a Monza nel settembre 1956, vincendo la Coppa Intereuropa con la denominazione di “Giulietta Sprint Veloce Zagato”.
Il primo esemplare della versione commerciale definitiva venne completato il 19 dicembre 1959: aveva i fari carenati, per migliorare la penetrazione aerodinamica, e i pulsanti di apertura delle porte dotati di semplicissime impugnature ad aletta.
Il modello debutta ufficialmente in pubblico il 3 marzo 1960 al Salone dell'automobile di Ginevra con alcune differenze rispetto al primo esemplare, come i fari anteriori senza calotte trasparenti, gli archi passaruota anteriori più arrotondati e le porte con vere e proprie maniglie, anche se piccole.
La Giulietta SZ “serie 101.26″ venne prodotta in un numero molto limitato di esemplari (210 in tutto) tra il 1959 ed il 1961. Esistono due versioni della Giulietta SZ denominate dagli appassionati “coda tonda” per la parte posteriore tondeggiante e “coda tronca” per la parte posteriore che termina in modo più spigoloso, quasi “troncato” per seguire dettami aerodinamici.