ferrari 250 GT SWB Berlinetta Speciale bertone – 1959
Marca : Ferrari
Modello : 250 GT SWB
Versione : Berlinetta Speciale Bertone
Anno : 1959
Telaio N. : 1739GT
Motore N. : 1739
Esemplari prodotti : 1
Designer : giorgetto giugiaro
Carrozzeria : Bertone
Motore : 12 cilindri a V di 60°
Cilindrata : 2.953 cc
Distribuzione : SOHC
Valvole Cilindro : 2
Alimentazione : 3 carb. Weber
Potenza : 280 CV a 7.000 giri/min
Top speed Km/h :
Auction Result
2013 – Arto of Automobile – RM Sotheby's – $ 7.040.000
Questa vettura venne commissionata dal dottor Enrico Wax di Genova: la sua ditta, la Wax e Vitale SpA, importava soprattutto alcolici in Italia. Tra i suoi prodotti c'erano l'whisky Johnnie Walker, il preferito da Enzo Ferrari, e lo champagne Moet et Chandon. Wax era amico personale di Enzo Ferrari ed era considerato uno tra le persone più ricche in Italia. Il telaio 1739 GT venne inviato a Bertone il 7 Gennaio 1960, per essere vestito con una carrozzeria disegnata dal ventunenne Giorgetto Giugiaro che avrebbe poi fondato la sua azienda, la italdesign. La Carrozzeria Bertone era stata creata nel 1912 da Giovanni Bertone. Suo figlio Giuseppe, noto come “Nuccio”, prese il comando alla fine della Seconda Guerra Mondiale. Nuccio era un designer e costruttore di carrozzerie dotato di buon gusto e proseguì la tradizione, portando l'azienda dalle sue modeste origini ai massimi livelli. Bertone aveva fin o ad allora vestito solo un'altra Ferrari, una 166 Inter. La Ferrari 250 GT SWB Berlinetta Speciale venne esposta a Novembre 1960 al Salone dell'Automobile di Torino. La qualità e l'elaborazione artistica di questa carrozzeria speciale era eccezionale.
Essa era dotata di un padiglione in acciaio inossidabile spazzolato, così come i brancardi e le cornici dei vetri anteriori e posteriori. Aveva anche la griglia formata dalle maglie di una rete , che proteggeva anche i fanali e, per la prima volta su di una Ferrari, il sistema di sbrinamento del lunotto. Inoltre, il cofano e la parte superiore dei parafanghi formavano un tutt'unico infulcrato sul davanti che, quando era aperto, mostrava il motore e la parte anteriore del telaio nella sua interezza – una soluzione denominata “a conchiglia”. L'abitacolo presentava sedili avvolgenti e totalmente ribaltabili, una leva cambio con un'impugnatura a forma di calcio di pistola, vetri a comando elettrico e valige su misura. Molto caratteristico il posizionamento centrale, con orientamento verso il pilota, degli strumenti del contachilometri e del contagiri, che anticipava di tre anni il similare lay-out del 250 GT/L.
Un enorme stemma Ferrari ornava il cofano e sui lati della macchina c'era una scritta “Prototipo E.W.” con le iniziali di Enrico Wax. La 1759 GT è stata anche la prima Ferrari a montare cerchi Campagnolo fusi in magnesio. Questa vettura ha significativamente influenzato i successivi modelli Ferrari, in modo particolare la 250 GT Lusso. Battista “Pinin” Farina era sincero nell'esprimere ammirazione per il design di questa macchina e riconobbe di averne approfittato liberamente per le sue future creazioni.