Alfa Romeo 6C 2500 SS Villa d’Este by Touring Milano – 1949

Alfa Romeo 6C 2500 SS Villa d’Este


Alfa Romeo 6C 2500 SS Villa d'Este – 1949


Marca : Alfa Romeo
Modello : 6C 2500
Versione : Super Sport
Anno : 1949
Telaio N. : 915.882
Motore N. : 928.190
Body N. : 3442
Esemplari prodotti : 36
Designer : Carlo Felice Bianchi Anderloni
Carrozzeria : 
Motore : 6 Cilindri in linea
Cilindrata : 2.443 cc
Distribuzione : DOHC
Valvole Cilindro : 2
Aspirazione : 3 Carburatori Weber
Potenza : 105 CV a 4.800 giri/min
Top speed Km/h : 165


Auction Result
2015 – Villa Erba – RM Sotheby's – € 784.000


La 6C 2500 rappresentò per l'Alfa Romeo il canto del cigno per le auto artigianali. Quando debuttò nel 1939, come la terza serie dei modelli equipaggiati con il leggendario sei cilindri in linea di , gli ingegneri che la progettarono non avevano immaginato che essa sarebbe stata l'ultima delle Alfa costruite a mano.

Grazie alle modifiche apportate al motore e al rinnovato sistema di pompaggio del carburante, la 6C 2500 fu la prima Alfa Romeo stradale capace di raggiungere i 160 km/h. In aggiunta alla ragguardevole velocità di punta, beneficiava delle sospensioni indipendenti su tutte e quattro le ruote, con le anteriori a molle elicoidali e le posteriori ad alberi oscillanti con barre di torsione. L'Alfa Romeo proseguì la sua tradizionale offerta di vari potenziamenti per le auto della gamma, che partiva con la Turismo da 87 cavalli, fino alla Super Sport o SS, con 110 cavalli, per culminare con la Tipo 256 pronto corsa che disponeva di 120 cavalli. La 6C 2500 riscosse molto successo ed incontrò subito i favori della selezionata clientela di alto rango. Nonostante fossero ancora visibili gli effetti della guerra, l'Alfa Romeo forniva ancora gli chassis spogli ai vari carrozzieri per la realizzazione di auto su musura.

La prima versione della 6C 2500 fatta dopo la guerra era la Freccia d'Oro, carrozzata dalla Fabbrica, che montava la stessa meccanica delle 6C 2500 anteguerra. Tre anni più tardi, nel 1949, l'Alfa Romeo presentò la Berlinetta Villa d'Este con carrozzeria Superleggera della Touring di Milano. L'Alfa scelse il nome “Villa d'Este” dopo che questo modello vinse il Concorso d'Eleganza, tenuto nell'omonimo resort sul Lago di Como, nel norditalia. La 6C 2500 Super Sport Coupé Villa d'Este del 1949 stupì il pubblico e vinse il Gran Premio Referendum, per l'auto preferita dai visitatori.

Tra il 1949 e il 1952 furono costruite solamente trentuno Alfa Romeo 6C 2500 SS Villa d'Este Coupé, a cui si aggiunsero cinque cabriolet. La produzione della 6C 2500 terminò nel 1952 (tranne per un paio di auto preparate per le competizioni, costruite nel 1953) e rappresentò il capitolo finale delle leggendarie Alfa Romeo artigianali.

Note su questo esemplare

Questa bellissima Alfa Romeo , è una degli ultimi telai 6C 2500 Super Sport prodotti nel 1949. Il numero di telaio 915.882 fu ultimato il 9 Novembre 1949 e consegnato alla Carrozzeria Touring con la variante SS da 110 cavalli del glorioso motore sei cilindri da 2,443 centimetri cubici. Gli artigiani della Touring lavorarono da dicembre fino all'inizio di febbraio per lastrare l'auto con la bellissima carrozzeria, che fu completata il giorno 11 febbraio 1950.

Essendo un'automobile costruita su misura, ogni Villa d'Este è considerata come un pezzo di arte in movimento e non esistono due telai allestiti alla stessa maniera. Questa particolare Villa d'Este ha un aspetto unico, caratterizzato dall'assenza del paraurti frontale e da falsi alloggiamenti per esso. Gli aerodinamici parafanghi anteriori ospitano i fari Marchal carenati e quelli supplementari per Le Mans. Il risultato è una forma ben costruita e al tempo stesso armoniosa, elegante e molto sportiva.

Dopo essere stata presentata al pubblico come show car, questa Alfa Romeo fu venduta al primo cliente privato, che la mise in vendita verso la fine degli anni '50 presso New York. Nel luglio del 1973 quest'auto fu acquistata da J.Bertis Terrell, che la vendette poi a David K.Whalley del Massachussetts. Nel 1979 Whalley vendette la macchina ad Homer Tsakis, un prominente collezionista di Alfa Romeo dell'ante e dopoguerta di New York, che restaurò parzialmente la macchina e la tenne nella sua collezione privata.

Nel 1989 le sue cattive condizioni di salute obbligarono il proprietario a vendere gran parte della sua collezione, inclusa quest'auto. Lo specialista in restauri della Costa Ovest degli Stati Uniti, Tony Niccosia e John Masuda si occuparono della vendita e la macchina finì nella proprietà della Fromo Corporation in Giappone, dove ricevette un sapiente restauro totale all'inizio degli anni '90. Una volta ultimata, la macchina fu acquistata dalla star del baseball e collezionista di auto giapponese Masayuki Kakefu. Qust'ultimo la tenne fino al 2007. Il successivo proprietario si godette appieno la macchina e la iscrisse alla California Mille del 2008. Entrò poi a far parte della collezione di Toine Hezemans, il famoso pilota ufficiale della Squadra Corse Alfa Romeo e Bizzarrini, che dopo aver commissionato una completa revisione degli organi meccanici presso il Lusso Garage in Olanda, iscrisse l'auto alla del 2012, dove l'auto ebbe prestazioni eccezionali.

Poco dopo, nel giugno dello stesso anno, le Alfa Romeo Villa d'Este furono invitate all'evento a loro dedicato nell'omonimo Hotel Villa d'Este sul Lago di Como, a cui parteciparono sette delle quindici auto rimanenti. La 915.882 dimostrò ancora una volta il suo fascino e qualità di restauro e fu insignita di uno speciale premio per la sua bellezza. Sempre nello stesso anno, Hezemans vinse al volante di quest'Alfa anche il Rally Het Zoute nella categoria Ballade.

Questa Villa d'Este Coupé è stata mantenuta secondo standard molto elevati che le meritarono l'invito a partecipare al prestigioso Salon Privè britannico.

Si può affermare che un'Alfa Romeo Villa d'Este è l'auto da concorso per eccellenza, poiché combina la brillante tecnica di Vittorio Jano con l'elegante carrozzeria Superleggera di Touring. Essendo un'automobile dalla provenienza accertata e un eccellente esemplare della sua serie, è una macchina competitiva sia nelle gare storiche che nei concorsi internazionali.



 

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