Rolls-Royce Phantom III Labourdette Vutotal Cabriolet – 1939

Phantom III Labourdette Vutotal


Rolls-Royce Phantom III Labourdette Vutotal Cabriolet – 1939


Marca : Rolls-Royce
Modello : Phantom III
Versione : Vutotal Cabriolet
Anno : 1939
Esemplari prodotti : 
Carrozzeria :
Motore : 12 cilindri a V di 60°
Cilindrata : 7.338 cc
Distribuzione : OHV
Valvole Cilindro : 2
Potenza : 120 CV
Top speed Km/h : 150


La Rolls-Royce Phantom III Vutotal Cabriolet da Labourdette è attualmente nella collezione del Museo dell'Automobile John W. Rich. La carrozzeria originale di questo modello nel 1938 è stata realizzata da e Co.

Nel 1947 questa vettura è stata completamente ricarrozzata da Jean-Henri Labourdette, A parte lo “Spirit of Ecstasy” sul radiatore nulla di questa vettura ricorda una Rolls-Royce.

Quando Jean-Henri Labourdette ha realizzato la Rolls-Royce Phantom III “Vutotal” Cabriolet, una casa costava, negli stati uniti circa 4.000 dollari, il lavoro che ha svolto su questa vettura è stato fatturato 44.000 dollari, il prezzo di undici abitazioni medie.

Il sistema Vutotal

Il Vutotal, più conosciuto come Vistotal, è un sistema costruttivo per le superfici vetrate delle automobili.

Brevettato dall'ingegnere francese Joseph Vigroux e sperimentato dal carrozziere parigino Jean Henri-Labourdette nel 1935, fu denominato “Vutotal” quale sincrasi di vue totale (in italiano “vista totale”).

Il sistema “Vutotal” permette di realizzare le superfici vetrate delle automobili eliminando le cornici dei tradizionali montanti di sostegno e contenimento, attraverso l'impiego di vetro temperato di largo spessore, ancorato al telaio dei veicoli con appositi fissaggi, così divenendo parte integrante della struttura, oltre a permettere una visibilità senza ostacoli, sopra la linea cintura.

La prima applicazione sperimentale fu sul corpo vettura di una Delage D6-70. Successivamente il sistema fu impiegato dalla Carrozzeria Labourdette per la realizzazione di questa Rolls-Royce.

Nel 1939 il sistema venne ceduto alla Saint-Gobain che decise di produrlo nei suoi stabilimenti pisani e farlo commercializzare alla controllata milanese VIS (acronimo di Vetro Italiano di Sicurezza), con la denominazione commerciale “Vistotal”.

Dopo la parentesi bellica il sistema venne impiegato per alcune show car della carrozzeria  su meccanica Alfa Romeo, Cisitalia e Fiat, oltre al prototipo Chrysler Norseman realizzato da  per il Salone di Detroit del 1957 e perduto nel naufragio dell'Andrea Doria.

Particolarmente costoso per la complessità dei fissaggi e scarsamente gradito dal pubblico, il sistema “Vistotal” fu abbandonato.



 

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